Imposta sul valore aggiunto (IVA) ed esportazioni
Base giuridica dell’IVA in Norvegia
Sebbene la Norvegia sia strettamente integrata nel mercato interno europeo attraverso la sua adesione allo Spazio Economico Europeo (SEE), non fa parte dell’Unione Europea.
Questo comporta alcune differenze, in particolare per quanto riguarda l’imposta sul valore aggiunto (IVA).
La Norvegia ha adottato molti elementi della normativa IVA dell’UE, ma il suo sistema rimane autonomo e regolato da leggi nazionali.
Principali fonti normative sull’IVA in Norvegia:
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Legge norvegese sull’IVA (Merverdiavgiftsloven) e relative disposizioni attuative
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Legge norvegese sulla contabilità (Regnskapsloven) e relativi regolamenti
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Manuale IVA norvegese pubblicato dall’Amministrazione fiscale norvegese

Registrazione IVA in Norvegia
Le imprese straniere che operano in Norvegia devono verificare se sono obbligate a registrarsi ai fini IVA.
L’obbligo di registrazione sorge generalmente quando si vendono beni o servizi in Norvegia e il fatturato supera 50.000 NOK in un periodo di 12 mesi.
La registrazione avviene in due fasi:
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Iscrizione al registro delle imprese norvegese come NUF (Norwegian Branch of a Foreign Company – filiale norvegese di un’impresa straniera).
Il portale ufficiale Altinn fornisce informazioni e moduli specifici per questo passaggio. -
Registrazione al registro IVA norvegese (Merverdiavgiftsregisteret).
Anche in questo caso, il portale Altinn offre linee guida e documentazione aggiornata.
L’Amministrazione fiscale norvegese (Skatteetaten) pubblica inoltre indicazioni ufficiali sulla procedura di registrazione e sulla presentazione delle dichiarazioni IVA.
Vendita di beni in Norvegia
In linea generale, la Norvegia applica l’IVA su tutte le forniture di beni e servizi effettuate nel Paese.
L’aliquota standard è del 25 %, con aliquote ridotte per determinati beni (consultabili sul sito dell’Amministrazione fiscale).
Il luogo di fornitura – che determina l’imponibilità – è definito principalmente dal contratto di vendita.
A differenza del diritto dell’UE, che contiene regole dettagliate per casi specifici, la normativa norvegese adotta un approccio più generale: di norma, il luogo di fornitura è quello in cui i beni vengono consegnati secondo i termini contrattuali.
Tuttavia, occorre anche una valutazione economica complessiva.
La sentenza “Ifi Oy” della Corte Suprema norvegese ha chiarito che il luogo di fornitura non deve essere determinato esclusivamente dai termini contrattuali, ma considerando tutti gli elementi rilevanti del caso.
Ciò può comportare che una consegna sia considerata effettuata in Norvegia anche se, secondo gli Incoterms, i beni risultano consegnati all’estero, in particolare quando l’impresa estera opera attivamente sul mercato norvegese (ad esempio tramite un sito web norvegese o processi aziendali orientati ai clienti norvegesi).
I progetti “Supply & Install” (fornitura e installazione di impianti o macchinari) rientrano generalmente in questa categoria.
Secondo la legge norvegese, tali forniture sono imponibili in Norvegia indipendentemente dal luogo contrattuale di consegna, poiché la proprietà viene trasferita gradualmente o al completamento dell’installazione.
Pertanto, le imprese straniere dovrebbero adattare i propri processi IVA per conformarsi a queste regole.
Prestazione di servizi in Norvegia
Mentre la normativa IVA dell’UE contiene regole dettagliate per determinare il luogo di prestazione dei servizi, la normativa norvegese si basa su un principio generale:
i servizi resi in Norvegia sono soggetti all’IVA norvegese, indipendentemente dalla loro natura.
Questo vale anche per il noleggio di beni mobili.
Sono previste eccezioni per determinati servizi cosiddetti “a distanza” o “elettronicamente forniti”.
L’aliquota standard per i servizi è del 25 %, con aliquote ridotte per categorie specifiche.
Informazioni aggiornate sulle aliquote ridotte sono disponibili sul sito dell’Amministrazione fiscale norvegese.
Applicazione del Reverse Charge per i servizi “forniti elettronicamente”
In Norvegia è prevista una regola specifica per i cosiddetti servizi “a distanza” (remotely deliverable services).
Quando un’azienda norvegese acquista tali servizi da un’impresa estera, è il committente norvegese a dover calcolare e versare l’IVA.
In pratica, la responsabilità del pagamento dell’imposta si sposta dal fornitore al cliente (meccanismo di reverse charge).
Esempi di servizi “forniti elettronicamente”:
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consulenze online;
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servizi informatici e di software;
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marketing digitale o pubblicità via internet.
La caratteristica essenziale è che il servizio può essere erogato a distanza.
Il Manuale IVA norvegese elenca in modo dettagliato i tipi di servizi che rientrano in questa categoria.
L’Amministrazione fiscale norvegese pubblica inoltre una guida pratica per determinare i casi in cui si applica il reverse charge.
Esenzioni ed esclusioni dall’IVA in Norvegia
Non tutte le operazioni sono soggette a IVA.
La normativa norvegese distingue tra:
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Operazioni esenti (esenzione con diritto alla detrazione):
non viene applicata l’IVA, ma il soggetto ha diritto alla detrazione dell’imposta sugli acquisti (input VAT).
Esempi: esportazioni di beni e servizi, pubblicazioni stampate. -
Operazioni escluse (fuori campo IVA):
non si applica l’IVA e non è possibile detrarre l’imposta a monte.
Esempi: istruzione, sanità, vendita di immobili.
Le differenze tra esenzioni ed esclusioni sono chiarite sul sito dell’Amministrazione fiscale norvegese.
Detrazione dell’IVA sugli acquisti (Input Tax)
In linea generale, le imprese registrate in Norvegia hanno il diritto di detrarre l’IVA pagata sugli acquisti, a condizione che i beni o servizi siano utilizzati per l’attività aziendale.
Tuttavia, vi sono limitazioni:
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non è possibile detrarre l’IVA sull’acquisto o manutenzione di autoveicoli;
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le spese di ristorazione e rappresentanza sono escluse dalla detrazione.
Per esercitare correttamente il diritto alla detrazione è essenziale che la fattura sia emessa in conformità con la legge norvegese.
Formato di una fattura norvegese
Una fattura conforme alle norme norvegesi deve contenere obbligatoriamente:
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Dati dell’emittente: denominazione registrata in Norvegia, indirizzo, numero organizzativo (con suffisso “MVA” se registrato ai fini IVA);
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Eventuale indicazione del rappresentante fiscale;
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Dati del destinatario (incluso, se disponibile, il numero organizzativo norvegese);
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Numero di fattura univoco e sequenziale;
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Importo dell’IVA (se la fattura è in EUR, deve essere indicato anche l’importo in NOK);
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Lingua: norvegese o inglese;
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Quantità e descrizione dei beni/servizi forniti;
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Indicazione della responsabilità IVA del destinatario (se applicabile);
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Data di emissione e periodo di prestazione o consegna;
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Luogo della consegna o del servizio;
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Dettaglio per aliquote e importi esenti;
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Termini di pagamento.
Ulteriori informazioni e modelli di fattura sono disponibili sul sito di Altinn, il portale ufficiale norvegese.
Obblighi contabili e dichiarativi in Norvegia
L’iscrizione al registro IVA comporta anche obblighi contabili completi e la presentazione periodica delle dichiarazioni IVA.
Durante un controllo fiscale, le autorità norvegesi possono richiedere il file SAF-T (Standard Audit File for Tax), che contiene i dati contabili strutturati.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito dell’Amministrazione fiscale norvegese.
Esportazione di beni verso la Norvegia
Per informazioni più approfondite sulle dogane, IVA all’importazione e tasse speciali (Særavgifter), è possibile consultare la sezione dedicata “Esportare in Norvegia” del nostro sito.
Qui spieghiamo nel dettaglio le procedure doganali, le aliquote IVA all’importazione e i casi di esenzione.
Procedura di rimborso IVA per imprese straniere
Le imprese estere non registrate ai fini IVA in Norvegia (ad esempio perché non effettuano vendite imponibili nel Paese), ma che hanno sostenuto costi soggetti a IVA norvegese o IVA all’importazione, possono richiedere un rimborso.
L’Amministrazione fiscale fornisce una guida completa sul procedimento di rimborso.
È importante sapere che, prima di approvare il rimborso, l’autorità verificherà sempre se l’impresa ha effettuato operazioni imponibili in Norvegia.
ybiN AS – Consulenti fiscali in Norvegia
Esempio dei nostri servizi nell’ambito IVA e dogane:
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Registrazione presso il registro IVA norvegese;
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Rappresentanza fiscale in Norvegia;
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Contabilità IVA e presentazione delle dichiarazioni periodiche;
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Predisposizione di report aggiuntivi (ad es. tasse speciali, imposta sui passeggeri aerei);
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Assistenza in caso di controlli IVA o doganali;
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Analisi e consulenza su questioni IVA specifiche;
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Supporto in materia di dogane norvegesi;
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Assistenza per la registrazione semplificata tramite piattaforma VOEC;
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Emissione di fatture conformi alle regole norvegesi.

Esportare in Norvegia – Servizi dedicati
Esempio dei nostri servizi nel settore “Export to Norway”:
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Ottimizzazione dei processi doganali;
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Assistenza completa alle vendite in Norvegia;
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Creazione di concept e supporto operativo per progetti in Norvegia;
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Consulenza sugli Incoterms;
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Supporto alla registrazione semplificata tramite piattaforma VOEC;
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Chiarimento di questioni relative alle Særavgifter (tasse e imposte speciali).
Fondamenti legali per l’importazione di beni in Norvegia
La Norvegia non fa parte dell’Unione Doganale Europea, per cui esiste un confine doganale per le importazioni.
Attraverso l’Accordo SEE, il Paese è comunque integrato nel mercato unico, consentendo la libera circolazione (in larga parte) di beni, servizi, persone e capitali.
Tuttavia, i settori dell’agricoltura e della pesca non rientrano nell’accordo.
Quando si importano beni in Norvegia, possono essere applicati:
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Toll → dazi doganali;
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Innførselmerverdiavgift → IVA all’importazione;
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Særavgifter → tasse/tributi speciali.
Principali riferimenti normativi:
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Lov om vareførsel (Legge sulla movimentazione delle merci);
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Tolloven (Legge doganale);
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Merverdiavgiftsloven (Legge sull’IVA).
Dogana per l’importazione di merci in Norvegia
Secondo la legislazione doganale norvegese, la maggior parte delle merci attualmente ha un’aliquota doganale dello 0 %, il che significa che non vengono applicati dazi doganali.
L’Autorità doganale norvegese (Tollvesenet) offre un servizio online per determinare l’aliquota doganale vigente per le merci interessate.
Questo servizio fornisce anche l’aliquota applicabile dell’IVA all’importazione e informazioni su eventuali “Særavgifter” (tasse/contributi speciali).
Attualmente, i dazi doganali vengono principalmente imposti su prodotti alimentari e tessili all’atto dell’importazione in Norvegia.
In singoli casi, è possibile verificare se si applica un trattamento preferenziale doganale, ad esempio in virtù di un accordo previsto dall’Accordo SEE o da un altro trattato di libero scambio.
Per l’importazione temporanea di merci, può essere prevista un’esenzione dai dazi doganali e da altri oneri di importazione.
L’Autorità doganale norvegese fornisce informazioni in merito.
Nel procedimento doganale di importazione temporanea (“midlertidig import”), si distingue tra i casi in cui è richiesta una garanzia e quelli in cui non lo è.
Eventuali dubbi possono essere chiariti con le autorità doganali o fiscali norvegesi.
“Særavgifter” (Tasse/Contributi speciali) per l’importazione di merci in Norvegia
Il termine “Særavgifter” si riferisce a una serie di tasse o contributi speciali imposti sull’importazione, la produzione o la vendita di determinati tipi di beni.
In questo senso, le “Særavgifter” possono applicarsi all’importazione dei seguenti beni (elenco parziale):
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Veicoli (Engangsavgift)
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Bevande alcoliche
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Tabacco
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Zucchero
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Prodotti derivati dal petrolio o oli minerali
L’Amministrazione fiscale norvegese fornisce una panoramica di tali “Særavgifter” sul proprio sito web.
Spiegazioni dettagliate delle singole tasse o contributi vengono pubblicate annualmente in circolari ufficiali.
IVA all’importazione di merci in Norvegia
L’IVA all’importazione si basa sulla normativa doganale, ma segue principalmente le regole IVA.
Il principio di base è che l’IVA all’importazione viene calcolata al momento dell’ingresso delle merci in Norvegia, salvo che sia prevista un’esenzione.
Determinati beni (ad esempio libri) e specifiche procedure doganali (come l’importazione temporanea) possono essere esenti.
Le autorità doganali norvegesi forniscono informazioni sulle esenzioni IVA all’importazione sul loro sito web.
Le norme relative alle esenzioni sono contenute anche nel Capitolo 7 della legge norvegese sull’IVA (Merverdiavgiftsloven).
L’aliquota per l’IVA all’importazione è del 25 %, con aliquote ridotte per determinati beni (ad esempio 15 % per i prodotti alimentari).
L’Autorità doganale norvegese fornisce una panoramica di tali aliquote, e l’aliquota IVA all’importazione applicabile per un determinato numero di tariffa doganale può essere determinata utilizzando il servizio online disponibile sul loro sito.
Per quanto riguarda le modalità di riscossione dell’IVA all’importazione, occorre distinguere due scenari:
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Se l’importatore è registrato nel registro IVA norvegese al momento dell’importazione, l’IVA all’importazione non viene riscossa immediatamente alla frontiera.
L’importatore la riporta nella propria dichiarazione IVA come imposta dovuta, ma può anche detrarla come IVA a credito nella stessa dichiarazione, ottenendo così un vantaggio di liquidità. -
Se invece l’importatore non è ancora registrato nel registro IVA norvegese al momento dell’importazione, l’IVA deve essere pagata immediatamente in contanti.
L’Autorità doganale norvegese fornisce ulteriori informazioni su questo processo sul proprio sito web.
Per quanto riguarda la determinazione del soggetto responsabile del pagamento dell’IVA all’importazione, la normativa norvegese rimanda al diritto doganale.
Di conseguenza, il dichiarante doganale è generalmente la persona responsabile del pagamento dell’IVA all’importazione.
Nella dichiarazione doganale norvegese (vedi sezione successiva), il “Mottaker” (destinatario) o il dichiarante devono essere indicati nella sezione 8 del modulo.
La scelta di chi venga considerato come dichiarante secondo il diritto doganale può essere relativamente libera (vedi spiegazioni fornite dalle autorità doganali norvegesi).
Tuttavia, è necessario agire con estrema cautela, poiché l’IVA all’importazione può essere detratta come imposta a credito nella dichiarazione IVA solo a determinate condizioni.
Nelle transazioni B2B (business-to-business), il concetto di importazione può spesso essere strutturato in modo tale che l’IVA all’importazione sia detraibile nella dichiarazione IVA e non rappresenti un costo effettivo.
Tuttavia, ogni caso deve essere esaminato singolarmente per verificare che siano soddisfatti tutti i criteri e che esista un quadro operativo coerente.
A questo proposito, le autorità fiscali norvegesi hanno pubblicato una lettera esplicativa.
Come vi si afferma, un punto importante è che i termini di consegna e il trasferimento di proprietà (tempo e luogo) devono essere strutturati in modo tale che il destinatario delle merci (secondo la dichiarazione doganale) sia il proprietario legale al momento dell’importazione.
Sotto la voce “L’importatore non è il reale proprietario delle merci” (“Varemottaker er ikke reell vareeier”), viene spiegato che l’importatore (“Mottaker”) deve generalmente essere il reale proprietario dei beni al momento dell’importazione per poter esercitare il diritto alla detrazione dell’IVA all’importazione.
A tal fine, i termini di acquisto (in particolare gli Incoterms) devono essere strutturati di conseguenza.
L’autorità fiscale fornisce esempi di casi in cui l’importatore (secondo la dichiarazione doganale) non è il reale proprietario:
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L’impresa A importa beni per conto dell’impresa B all’interno dello stesso gruppo societario.
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Nell’ambito di un contratto di locazione, il conduttore A importa beni noleggiati dal locatore B (con sede all’estero) in Norvegia.
Secondo l’autorità fiscale, in tali casi l’importatore delle merci non ha diritto alla detrazione dell’IVA all’importazione.
Alcuni esperti, nella letteratura professionale, hanno suggerito un’interpretazione meno rigida del requisito della proprietà legale al momento dell’attraversamento della frontiera.
Le autorità fiscali norvegesi spiegano sul proprio sito web come l’IVA all’importazione viene calcolata e dichiarata nella dichiarazione IVA.
Suggerimento: Nel nostro articolo pubblicato sulla rivista RIW, la questione del diritto alla detrazione dell’IVA all’importazione è trattata in modo più dettagliato (articolo disponibile in tedesco).

La dichiarazione doganale norvegese
Una volta sviluppata la strategia doganale e IVA ottimale, può essere predisposta la dichiarazione di importazione norvegese.
L’Autorità doganale norvegese fornisce informazioni sulle varie sezioni del modulo sul proprio sito web.
Registrazione IVA ordinaria in Norvegia
Nel contesto dell’esportazione di beni, sorge spesso la domanda se un’impresa debba registrarsi ai fini IVA in Norvegia.
Questa questione deve essere chiarita soprattutto dal punto di vista del diritto norvegese, poiché la Norvegia non fa parte del sistema IVA comune dell’UE.
Esempi di operazioni di imprese straniere che possono essere soggette a IVA in Norvegia:
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consegne con Incoterms DDP;
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consegne di beni verso la Norvegia che, sulla base di una valutazione complessiva, si considerano effettuate in Norvegia (vedi spiegazione sottostante);
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progetti “Supply & Install” (fornitura e installazione, vedi sotto).
Le consegne di beni verso la Norvegia possono essere soggette a IVA anche se il fornitore non consegna secondo Incoterms DDP (e quindi non agisce come importatore), ma utilizza un termine di consegna che prevede che il cliente norvegese si assuma la responsabilità doganale, ad esempio una consegna DAP con luogo in Norvegia.
Il caso di riferimento è la sentenza Ifi OY (HR-2006-536) della Corte Suprema norvegese.
Secondo tale sentenza, deve essere effettuata una valutazione complessiva caso per caso per determinare se le consegne siano da considerarsi effettuate, ai fini IVA, in Norvegia.
I progetti “Supply & Install” si riferiscono alla consegna di apparecchiature accompagnate da installazione sul sito in Norvegia.
In tali casi, la proprietà dell’impianto passa generalmente in modo graduale durante l’installazione o al suo completamento.
In questi casi, il venditore estero deve registrarsi ai fini IVA in Norvegia, poiché il fatturato è soggetto a IVA norvegese.
Di norma, tali progetti vengono consegnati secondo Incoterms DDP, il che significa che il fornitore è responsabile dell’importazione e dell’IVA all’importazione norvegese.
In tal caso, il fornitore può detrare l’IVA all’importazione come imposta a credito.
Se la consegna è soggetta a IVA in Norvegia, l’impresa deve prima registrarsi nel registro delle imprese norvegese e, successivamente, nel registro IVA norvegese.
Suggerimento: Nel nostro articolo pubblicato sulla rivista RIW, i casi che comportano l’obbligo di registrazione IVA in Norvegia sono illustrati più dettagliatamente (articolo disponibile in tedesco).
Negozi online: registrazione semplificata tramite VOEC
Il sistema VOEC (VAT on E-Commerce) è una forma semplificata di registrazione IVA che consente ai rivenditori online esteri di adempiere ai propri obblighi di importazione e IVA in Norvegia.
Il sistema VOEC costituisce un’alternativa alla registrazione IVA ordinaria in Norvegia e si applica esclusivamente alle vendite ai consumatori privati (B2C).
Le imprese estere devono registrarsi ai fini IVA in Norvegia se il loro fatturato su 12 mesi supera 50.000 NOK.
Il sistema VOEC si applica ai beni di valore fino a 3.000 NOK (inclusi costi di trasporto e assicurazione) e comprende la maggior parte dei beni, esclusi alimenti, tabacco e bevande alcoliche.
I beni VOEC sono soggetti a una procedura doganale semplificata, senza necessità di dichiarazione doganale.
Su tali beni non si applicano dazi doganali né tasse speciali (Særavgifter).
L’aliquota IVA segue le regole generali (aliquota standard 25 %).
Il sistema VOEC è un sistema semplificato di sola riscossione (“pay-only”), e i fornitori VOEC non hanno diritto alla detrazione dell’IVA a credito.
Le autorità fiscali norvegesi forniscono informazioni dettagliate sul sistema VOEC sul loro sito ufficiale.
Prima di procedere alla registrazione VOEC, è consigliabile verificare se tale modalità semplificata è applicabile o se è preferibile una registrazione IVA ordinaria.
Secondo l’Amministrazione fiscale norvegese, una registrazione VOEC può non essere appropriata se l’impresa estera si rivolge in modo significativo al mercato norvegese.
Suggerimento: Nel nostro contributo alla rivista RIW 6/2023 – “Procedure IVA nel commercio online”, l’argomento VOEC è trattato in modo approfondito (articolo disponibile in tedesco).
Sviluppi normativi attuali: In particolare, i rivenditori online attivi nel settore dell’abbigliamento dovrebbero prestare attenzione agli sviluppi legislativi in corso.
A seguito del cosiddetto “caso Boozt”, di cui ha riferito l’emittente pubblica norvegese NRK, si prevede che il sistema VOEC subisca modifiche nei prossimi anni.